La prima edizione del festival ha avuto una grande risposta di pubblico. Sono stati affrontati temi fondamentali tra cui: il caporalato con Yvan Sagnet, la nuova emigrazione italiana con Enrico Pugliese e Tiziana Barillà, il cambiamento climatico con Roberto Beneduce e Amitav Ghosh. In scena grandi artisti come Gabriella Ghermandi, Ottavia Piccolo con l’Orchestra multietnica di Arezzo e i Koreja Cantieri Teatrali.
A conclusione della prima edizione del Festival è stata organizzata una giornata Off presso il Comune di Oulx dove è stata affrontata la delicata questione del passaggio tra Italia e Francia.
Il programma si è sviluppato a partire dall’idea che esistano diversi tipi di migrazioni, con cause e conseguenze differenti, inscindibili dalla questione climatica e da quella della sovranità alimentare, insieme all’avanzamento delle guerre in corso. Il pubblico del festival ha approfondito questi temi grazie alla testimonianza di ospiti con background migratorio, tra cui l’attivista afghana Sapeda, Muna e Mido Khorzom e Asmae Dachan italosiriani, il musicista Chris Obehi proveniente dalla Nigeria e il messicano Mario Vergara. Tra gli altri ospiti anche Cecilia Sala, Francesca Mannocchi, Enzo Nucci, Raffaele Crocco e Murat Cinar.
Il programma si è sviluppato intorno al tema principale di quest’anno, il clima, nella sua doppia accezione ambientale e politica, passando attraverso incontri sull’identità, i diritti e la corretta narrazione del fenomeno migratorio. Questi argomenti sono stati affrontati attraverso diverse lenti: quella del giornalismo, con ospiti quali Gad Lerner, Monica Perosino, Nancy Porsia, Nicola Gallino, Lorenzo Figoni, Francesca Berardi, Anna Meli, Mariangela Ciriello; dell’attivismo e della testimonianza diretta, nell’incontro Biblioteca vivente, e con Fatema Aktar, Giorgio Brizio, Colette Meffire, Bintou Touré, Ronke Oluwadare, Suranga Katugampala, Fatima Zahra El Harch.