Sabato 21

Ore 10 – partenza dalle Porte Palatine

Azione in collaborazione con Legacoop e Cooperativa Viaggi Solidali

MIGRANTOUR - VIAGGI SOLIDALI

Il progetto Migrantour, nato a Torino nel 2009 grazie alla Cooperativa Viaggi Solidali, propone itinerari interculturali di turismo responsabile ideati e accompagnati da cittadini di origine migrante con l’obiettivo di valorizzare il contributo delle migrazioni al patrimonio culturale, promuovere la coesione sociale e favorire il dialogo interculturale. Oggi Migrantour è una Rete attiva in oltre venti città europee.

A Porta Palazzo, il mercato all’aperto più grande d’Europa, diverse generazioni di migranti hanno trovato casa e lavoro: dai contadini delle campagne piemontesi a inizio ‘900, agli italiani del Meridione giunti in città negli anni del boom economico sino ai nuovi cittadini giunti dall’estero. Passeggiando tra i banchi e i negozi di Porta Palazzo scoprirete cibi e sapori del mondo entrando in contatto con le molteplici storie di migrazione che da sempre hanno contribuito allo sviluppo sociale, culturale ed economico della città di Torino. Sarete trasportati in Asia, Africa e America Latina grazie alle voci di chi proviene da questi luoghi.

 
Ore 11.30 – San Pietro in Vincoli

Incontro in collaborazione con Camminare Insieme e CUAMM

LA METÀ DEL CIELO: maternità e salute delle donne

Storie ed esperienze di chi lavora sul campo in Italia e in Africa a supporto della salute delle donne, occupandosi di prevenzione, cura e formazione in un continuo scambio di sguardi, conoscenze e prospettive.

Micaela Colombo volontaria e Tiziana Pettenuzzoostetrica volontaria – Associazione Camminare Insieme
Francesca Simi Amref Health Africa Italia
Iqro Abdulkadir progetto Y-ACT
Mirela Rau – Mediatrice Culturale Associazione Camminare Insieme e Prevenzione Serena
Elena Gelormino – esperta di sanità pubblica e Stefano Dacquino – medico chirurgo – CUAMM
Conduce Fabio Geda – scrittore

 
Ore 14.30 – St’Orto Urbano/San Pietro in Vincoli

Incontro in collaborazione con Carovane Migranti, Carta di Rebbio e Magazzino Resistente

NOTIZIE DALLE FRONTIERE

Un anno fa l’incontro Ferrovie sotterranee ha visto riunite molte realtà di attivisti e volontari che quotidianamente si occupano di accoglienza e solidarietà lungo le rotte migratorie sul territorio italiano.
Facciamo ora il punto sulla situazione nel corso dell’anno 2023-2024, per comprendere, da un lato, andamenti e caratteristiche dei flussi e le storie di violenza, sofferenza, ma anche speranze di chi attraversa le rotte, dall’altro le fatiche sempre maggiori di chi si impegna attivamente per aiutare le persone in cammino, facendo prevalere l’umanità in luogo delle mancanze di una politica che ignora sempre di più il dovere dell’accoglienza.

Lorena Fornasir e GianAndrea Franchi – Linea d’Ombra
Andrea Costa – Baobab Experience
Piero Gorza – Carta di Rebbio, Rifugio Fraternità Massi
Modera Enrico Fravega – Il giornale delle Rotte

Evento ospitato presso lo spazio St’Orto Urbano curato e gestito dall’Associazione Fuori di Palazzo

 
Ore 16.15 – San Pietro in Vincoli

Incontro in collaborazione con Riforma.it e Articolo 21. Crediti formativi per giornalisti iscrivendosi alla piattaforma formazionegiornalisti.it

AFRICA: EQUILIBRI e DISEQUILIBRI

Dialogo su conflitti, contese e prospettive di un territorio, quello africano, cruciale per gli assetti e le prospettive internazionali.

Enzo Nucci – autore del libro Africa Contesa 
Berthin Nzonza – Associazione Mosaico
Paola Barretta – Carta di Roma

Modera Gian Mario Gillio – giornalista di Riforma, Agenzia stampa Nev

 
Ore 17.00 – Giardino Pellegrino

Laboratorio di danza terapia clinical aperto a tutte e tutti, rivolto in particolare a operatori e utenza nell’ambito del settore dell’accoglienza.

LA MIA FORMA SCOPRE E PRENDE NUOVE FORME

Ambra Gatto Bergamasco condurrà i partecipanti a esprimere attraverso il corpo le proprie esperienze e sentimenti, scoprendo nuovi modi di comunicare e comprendere se stessi, chi ci sta accanto e chi si incontra lungo il proprio percorso di vita.
Si esplorerà il proprio rapporto con il concetto di identità all’interno di un contesto collettivo di crescita e creatività.

La forma è una delle prime cose che percepiamo, sia nel mondo fisico che in quello delle idee. Ma cosa rappresenta davvero una forma? A livello metaforico, è il simbolo dell’essenza, dell’identità e del viaggio che intraprendiamo nella vita.
Nella vita, la forma rappresenta la struttura attraverso la quale diamo senso alle nostre esperienze. È il contenitore delle nostre emozioni, pensieri e azioni. Senza una forma, tutto ciò che viviamo rimarrebbe informe, privo di direzione.
La forma non è statica; evolve con noi. Come un pezzo di argilla nelle mani di un artigiano, la nostra forma cambia, si adatta, si trasforma. La forma è anche un riflesso della nostra identità. 
La forma è il linguaggio silenzioso con cui comunichiamo la nostra essenza al mondo.

La durata del laboratorio sarà di un’ora e mezza ciascuna, suddivisa in quattro fasi: riscaldamento/rilassamento, proposta, rilassamento e condivisione. 
La proposta del lavoro è presentata con un linguaggio semplice e diretto, evitando interpretazioni e favorendo l’immediatezza dell’esperienza.
La metodologia utilizzata durante gli incontri si basa su ‘Parole Madre’, stimoli immaginativi e oggetti, il tutto accompagnato da musica registrata.

 
Ore 17.30 – San Pietro in Vincoli

Spettacolo

THIORO un Cappuccetto Rosso Senegalese

ideazione Alessandro Argnani, Simone Marzocchi Laura Redaelli 
con Fallou Diop, Adama Gueye, Andrea Carella
regia Alessandro Argnani 
organizzazione Moussa Ndiaye 
coproduzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro /Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye

Thioro è uno spettacolo nato in Senegal, nuova occasione d’incontro nel solco della feconda relazione del Teatro delle Albe con Diol Kadd e gli attori legati a Mandiaye N’Diaye. Mettendo in corto circuito la fiaba europea di Cappuccetto rosso con la tradizione africana, Thioro vede in scena e in dialogo Adama Gueye, Fallou Diop, attori e musicisti, e Andrea Carella, compositore e trombettista. Un viaggio dal ritmo pulsante, che grazie all’intreccio di lingue, strumenti e immaginari, porterà ogni spettatore alla scoperta non del bosco ma della Savana, e all’incontro non con il lupo ma con Buky la Iéna.

 
Ore 18.30 – San Pietro in Vincoli

Incontro

DIALOGO tra CONTINENTI

Se tra gli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio le frontiere sembravano un’eredità del passato, pronta a essere superata, da quasi un decennio è costante la volontà di costruire nuovi muri, in ogni angolo del mondo.
È possibile identificare elementi comuni che ci aiutino a capire l’evoluzione del concetto di frontiera? Esistono tendenze globali che ci aiutano a capire i nuovi equilibri e disequilibri tra gli Stati, in relazione alle loro frontiere e alle migrazioni?

María del Rosio Barajas Escamilla – El Colegio de la Frontera Norte, in collegamento video dal Messico
Piero Gorza – antropologo, Associazione OnBorders
Modera e introduce Peppino Ortoleva – storico



Ore 20.30 – San Pietro in Vincoli
CENA DELLE CITTADINANZE

Un evento straordinario di condivisione nel cortile di San Pietro in Vincoli. Cittadine e cittadini dalle diverse provenienze per vivere l’emozione di una cena tutte e tutti insieme. Il Festival offrirà qualche specialità, ma il cuore della Cena delle Cittadinanze siete voi, con i vostri piatti da condividere con il resto della tavolata, per una mescolanza di ricette e sapori dal mondo!

A seguire

Ore 21.30 – San Pietro in Vincoli

Concerto

IBSON DAONE

Ibson Daone, artista senegalese, porta un’esperienza musicale unica che unisce le sonorità dell’Africa occidentale con le vibrazioni del reggae e dell’afrobeat, fondendo ritmi tribali e melodie moderne e dando vita a un sound afro-giamaciano che è al tempo stesso radicato nelle tradizioni e aperto all’innovazione.

Evento inserito all’interno di SOW – Coltivare il cambiamento, progetto vincitore dell’Avviso pubblico “Circoscrizioni, che spettacolo…dal vivo 2024”.

Festival delle migrazioni

Arte, Teatro e Letteratura
Un evento organizzato da AlmateatroAMA Factory e Tedacà